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Ci presentiamo

Cantare suonando

CANTARE SUONANDO dal 1997 ha come scopo, per statuto, l’insegnamento individuale della notazione musicale e della tastiera elettronica e/o pianoforte a persone con disabilità psicofisica (che generalmente non sono in grado di avere una propria autonomia) senza fare uso di metodi alternativi.
Per soggetti particolarmente gravi (alcuni non sanno leggere ne scrivere) si cerca di potenziare al massimo l’attenzione e la memoria fino all’apprendimento delle note.
Alcuni allievi hanno appreso non solo la chiave di base (quella di violino) ma anche la chiave di basso. Inoltre è stato avviato recentemente il corso di solfeggio che al momento vede coinvolti circa 6 allievi. Vengono utilizzate partiture tratte da libri professionali arrangiate o originali, secondo le capacità e abilità acquisite.
Alla lezione individuale può partecipare anche il familiare che, se lo desidera, può farsi carico delle ripetizioni musicali durante la settimana.
L’insegnamento viene svolto in presenza ma anche a distanza con i mezzi online a disposizione
Durante i concerti l’allievo viene supportato dal docente (di solito con un bacchetto) che lo segue dal punto di vista soprattutto ritmico. Il sostegno e la sua presenza è variabile secondo i gradi di abilità cognitiva del soggetto.
Con l’attività concertistica si valorizza al massimo l’autostima, l’integrazione e la socialità e ciò quale obiettivo preminente seguente alla formazione culturale; la validità dell’iniziativa si può verificare dal grado di riconoscimento che si ottiene dalla collettività.

Numerosi sono i concerti effettuati

Modena (Festival delle abilità differenti), Università di psicologia di Padova, Verona (La Grande Sfida), Vicenza, Parlamento Europeo di Strasburgo, Cortina d’Ampezzo, Sardegna, Budapest, Imola, Lourdes, Loreto, Genova, Lucca, Castelfranco Veneto, Montesilvano, Milano (convegno nazionale Movimento per la Vita), Padova Orto Botanico in occasione dell’inaugurazione del corso di laurea 2018 sull’Inclusione (General Course)…
La musica eseguita spazia dalla leggera alla classica, dalla popolare a musiche originali (“Classico romantico, Riflessi, Intorno al Lago….). Cantare Suonando nel 2007 ha inciso il cd MUSICA PER VIVERE con la collaborazione di Goran Kuzminac

Tra i progetti realizzati negli ultimi anni si ricordano:

  • “VITA IN MUSICA” concerti in chiese e parrocchie. Esistono ambienti, più di altri, che accolgono invitando al silenzio e alla meditazione. Le chiese sono senza dubbio un luogo privilegiato per l’esibizione dei nostri concertisti. Per loro, che traggono dalla musica la capacità di comunicare e tanta consapevolezza di saper fare, è fondamentale essere valorizzati dall’ascolto di un pubblico non solo attento, ma emotivamente partecipe.
  • “INSIEME …PER UNA MAGIA DI SUONI, COLORI, PAROLE E RICORDI”. Le manifestazioni musicali che vengono svolte all’interno delle residenze, centri diurni e case di riposo per anziani, hanno visto anche il coinvolgimento degli anziani medesimi nel ballo e nel canto. Nel 2018 sono state più di quaranta le strutture interessate
  • ARTE in MUSICA nelle CHIESE STORICHE: “un itinerario culturale in cui l’arte sacra si fa ascolto con la musica degli allievi di Cantare Suonando”. Accanto alla presentazione storico artistica del luogo sacro, affidata a persona esperta, vengono eseguiti alla tastiera brani di musica classica e sacra.
  • Progetto F.M.O. (Festival Musicale Online) A seguito dell’emergenza Covid i concerti sono stati effettuati online (già a partire da inizio aprile) con l’esibizione individuale degli allievi (si possono vedere su marco porcelli facebook). A questo proposito è stato attivato il Festival Musicale Online (F.M.O.), potenziato nel corso del 2021. Il F.M.O. ha l’obiettivo di rendere visibili le capacità artistico musicali dell’allievo, in grado di esibirsi da solo senza alcun affiancamento da parte del docente.
  • TEO&SOL (Teoria e Solfeggio – utilizzando il metodo BONA), dove alcuni allievi si esibiscono nel solfeggio visibile sui canali social sopra riportati,
  • MUSICA IN FAMIGLIA che prevede il coinvolgimento diretto del familiare assieme all’allievo nella attività formativa.
  • MUSICA E……Arte, cultura, sport. In questo progetto rientrano le nostre composizioni musicali originali e le altre attività che i nostri allievi svolgono nell’ambito dell’arte, della cultura e dello sport.
    L’attività concertistica individuale è visibile online visibile su Marccantsuon youtube, su marco porcelli facebook o sul network nazionale Culturaesalute.com.
  • “ MI FESTEGGIO IN MUSICA” l’allievo si augura buon compleanno eseguendo un brano musicale
  • “IL GUSTO DELLA SOLIDARIETA’” un progetto che si propone di fondere i suoni della musica con i paesaggi, i colori, gli odori e i sapori della terra….. un incontro raffinato tra musica e gastronomia

Statuto

Titolo I

Costituzione e scopi

Art.1 – Denominazione-sede-durata

  1. Ai sensi del Decreto legislativo 117 del 2017, (da qui in avanti indicato come “Codice del Terzo settore”), e delle norme del Codice civile in tema di associazioni, è costituita l’Associazione non riconosciuta denominata “Cantare Suonando APS”, di seguito indicata anche come “Associazione”.
  2. L’Associazione ha sede legale nel Comune di Trento. L’eventuale variazione della sede legale nell’ambito del Comune di Trento non comporta modifica statutaria, salvo apposita delibera del Consiglio Direttivo e successiva comunicazione agli uffici competenti.
  3. Essa opera nel territorio della provincia di Trento, ed intende operare anche in ambito nazionale ed internazionale.
  4. L’Associazione potrà istituire sezioni o sedi secondarie, in Italia e all’estero.
  5. L’Associazione ha durata illimitata.

 

Art.2 – Utilizzo nella denominazione dell’acronimo “APS”

  1. L’Associazione utilizza l’acronimo “APS” negli atti, nella corrispondenza e nelle comunicazioni al pubblico.
  2. In caso di cancellazione dal Runts, l’acronimo “APS” non può più essere utilizzato.

 

Art.3 – Scopi

  1. L’Associazione è apartitica e aconfessionale, e fonda la propria attività istituzionale ed associativa sui principi costituzionali della democrazia, della partecipazione sociale e sull’attività di volontariato.
  2. L’Associazione persegue, senza scopo di lucro, finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, attraverso l’esercizio, in via esclusiva o principale, di una o più attività di interesse generale in favore dei propri associati, di loro familiari o di terzi.
  3. Essa opera nei seguenti settori:
  4. interventi e servizi sociali ai sensi dell’articolo 1, commi 1 e 2, della legge 8 novembre 2000, n. 328, e successive modificazioni, e interventi, servizi e prestazioni di cui alla legge 5 febbraio 1992, n. 104, e alla legge 22 giugno 2016, n. 112, e successive modificazioni;
  5. beneficenza, sostegno a distanza, cessione gratuita di alimenti o prodotti di cui alla legge 19 agosto 2016, n. 166, e successive modificazioni, o erogazione di denaro, beni o servizi a sostegno di persone svantaggiate o di attività di interesse generale a norma del presente articolo;
  6. educazione, istruzione e formazione professionale, ai sensi della legge 28 marzo 2003, n. 53, e successive modificazioni, nonché le attività culturali di interesse sociale con finalità educativa;
  7. organizzazione e gestione di attività culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale, incluse attività, anche editoriali, di promozione e diffusione della cultura e della pratica del volontariato e delle attività di interesse generale di cui al presente articolo.
  8. L’Associazione persegue le seguenti finalità:
  9. prestare aiuto e supporto a persone con disabilità sia di tipo fisico che di tipo psichico, a giovani in situazione di forte disagio sociale e ad anziani non autosufficienti, oltre che alle loro famiglie;
  10. migliorare la condizione fisica e cognitiva dei soggetti disabili, dei giovani in situazione di forte disagio sociale e degli anziani non autosufficienti, attraverso l’insegnamento della cultura musicale, considerando la musica e l’apprendimento degli strumenti musicali come un eccezionale veicolo in grado di promuovere il recupero funzionale degli individui e l’integrazione sociale degli stessi;
  11. accrescere la fiducia e l’autostima da parte dei soggetti menzionati alla lettera precedente, coinvolgendo attivamente anche i familiari nel percorso formativo e di recupero della persona, contribuendo inoltre ad abbattere i muri di pregiudizio e a prevenire le situazioni di isolamento che spesso si vengono a creare;
  12. sensibilizzare la popolazione sulle tematiche dell’abbandono e della solitudine in cui versano le persone disabili ed in generale le persone che si trovano in condizione di forte disagio sociale, promuovendo in tal modo una crescita civile e culturale che porti a considerare tali soggetti non come un peso ma come una risorsa fondamentale per la società;
  13. promuovere il volontariato, la partecipazione e la cittadinanza attiva.

 

Art.4 – Attività

  1. Per raggiungere gli scopi suddetti l’Associazione potrà svolgere le seguenti attività:
  2. promuovere ed organizzare iniziative di apprendimento della cultura musicale in generale, ed in particolare della notazione e dell’uso degli strumenti musicali, quali, a mero titolo esemplificativo, corsi, lezioni, seminari, laboratori;
  3. promuovere ed organizzare eventi e manifestazioni pubbliche legate all’ambito musicale, quali, a mero titolo esemplificativo, concerti e spettacoli da parte di allievi diversamente abili;
  4. promuovere e/o realizzare e/o finanziare, progetti o altre iniziative di carattere socio-assistenziale e/o socio-educativo;
  5. promuovere e realizzare iniziative di carattere culturale e ludico-ricreativo, quali, a mero titolo esemplificativo, gite ed itinerari didattici, ed in generale altre iniziative che possano favorire l’aggregazione, l’incontro e la condivisione delle esperienze fra gli individui;
  6. tutelare e difendere i diritti delle persone disabili in tutte le sedi opportune, in particolare presso le strutture politiche, amministrative e sanitarie, e le istituzioni pubbliche in generale;
  7. curare la ricerca, la formazione e l’aggiornamento di nuovi volontari, favorendone anche l’organizzazione in rete;
  8. curare e/o finanziare la redazione di dispense, articoli, periodici ed altre pubblicazioni in merito alle tematiche istituzionali e alle attività svolte dall’Associazione;
  9. promuovere ed organizzare iniziative di carattere culturale, formativo ed informativo, anche aperte alla popolazione, quali, a mero titolo esemplificativo, corsi, laboratori, dibattiti, incontri nelle scuole, seminari, conferenze, convegni, workshop;
  10. promuovere ed organizzare campagne di sensibilizzazione ed altre forme di raccolta fondi sul territorio provinciale, al fine di far conoscere e finanziare le attività dell’Associazione;
  11. utilizzare i possibili strumenti informatici (sito internet, pagina facebook o altro social network), allo scopo di divulgare e fare conoscere le tematiche istituzionali dell’Associazione, oltre a pubblicizzarne l’attività ed incentivare l’adesione di nuovi volontari;
  12. collaborare e sostenere associazioni ed altri enti privati senza scopo di lucro, anche a valenza nazionale ed internazionale, con finalità analoghe o affini a quelli dell’Associazione;
  13. creare reti e collaborazioni pro-attive con enti pubblici di carattere locale, nazionale ed internazionale, al fine di perseguire le finalità dell’Associazione, anche stipulando con essi rapporti contributivi e convenzionali;
  14. svolgere ogni altra attività non specificamente menzionata in tale elenco ma comunque collegata con quelle precedenti, purché coerente con le finalità istituzionali e idonea a perseguirne il raggiungimento.
  15. L’Associazione può svolgere, ex art.6 del Codice del Terzo settore, anche attività diverse da quelle di interesse generale, a condizione che esse siano secondarie e strumentali e siano svolte secondo i criteri e i limiti stabiliti dal predetto Codice e dalle disposizioni attuative dello stesso.
  16. L’Associazione potrà, altresì, porre in essere raccolte pubbliche di fondi, al fine di finanziare le proprie attività di interesse generale, nelle forme, nelle condizioni e nei limiti di cui all’art.7 del Codice del Terzo settore e dei successivi decreti attuativi dello stesso.

 

Titolo II

Norme sul rapporto associativo

Art.5 – Norme sull’ordinamento interno

  1. L’ordinamento interno dell’Associazione è ispirato a criteri di democraticità, pari opportunità ed uguaglianza dei diritti di tutti gli associati, le cariche associative sono elettive e tutti gli associati possono esservi nominati.
  2. Non è prevista alcuna differenza di trattamento tra gli associati riguardo ai diritti e ai doveri nei confronti dell’Associazione.

 

Art.6 – Associati

  1. Possono essere ammessi a far parte dell’Associazione le persone fisiche e le Associazioni di promozione sociale le quali, aderendo alle finalità istituzionali della stessa, intendano collaborare al loro raggiungimento.
  2. Possono essere ammessi come associati anche altri enti del Terzo settore o altri enti senza scopo di lucro, a condizione che il loro numero non sia superiore al 50% (cinquanta per cento) del numero delle Associazioni di promozione sociale.
  3. Gli enti giuridici sono rappresentati dal rispettivo Presidente ovvero da altro soggetto delegato dal Consiglio Direttivo.
  4. L’adesione all’Associazione è a tempo indeterminato e non può essere disposta per un periodo temporaneo, fermo restando in ogni caso il diritto al recesso.

 

Art.7 – Procedura di ammissione

  1. Ai fini dell’adesione all’Associazione, chiunque ne abbia interesse presenta domanda per iscritto al Consiglio Direttivo, che è l’organo deputato a decidere sull’ammissione. In tale domanda deve essere anche precisato che il richiedente si impegna ad accettare le norme dello Statuto sociale e dei regolamenti interni, ad osservare le disposizioni che saranno emanate dal Consiglio Direttivo e dall’Assemblea ed a partecipare alla vita associativa.
  2. Il Consiglio Direttivo delibera l’ammissione o il rigetto entro 90 (novanta) giorni dalla presentazione della domanda. Il Consiglio Direttivo deve decidere secondo criteri non discriminatori, coerenti con le finalità perseguite e con le attività di interesse generale svolte.
  3. L’accoglimento della domanda è comunicato al nuovo associato entro 30 (trenta) giorni dalla data della deliberazione ed egli deve essere iscritto nel libro degli associati.
  4. L’eventuale provvedimento di rigetto deve essere motivato e comunicato per iscritto all’interessato entro e non oltre 30 (trenta) giorni dalla data della deliberazione. Contro di esso l’interessato può proporre appello all’Assemblea ordinaria, entro e non oltre 30 (trenta) giorni dal ricevimento della comunicazione, mediante apposita istanza che deve essere inoltrata al Consiglio Direttivo a mezzo raccomandata o PEC o altro mezzo idoneo ad attestarne il ricevimento; l’Assemblea ordinaria dovrà svolgersi entro 30 (trenta) giorni dalla data di ricevimento dell’istanza. All’appellante deve essere garantito in Assemblea il diritto al contraddittorio.
  5. Le domande di ammissione presentate da soggetti minorenni dovranno essere controfirmate dall’esercente la patria potestà. Il genitore che sottoscrive la domanda rappresenta il minore a tutti gli effetti nei confronti dell’Associazione e risponde verso la stessa per tutte le obbligazioni dell’associato minorenne.

 

Art.8 – Diritti e doveri degli associati

  1. Gli associati hanno il diritto di:
  2. partecipare in Assemblea con diritto di voto, compreso il diritto di elettorato attivo e passivo;
  3. essere informati di tutte le attività ed iniziative dell’Associazione, e di parteciparvi;
  4. esaminare i libri sociali. Al fine di esercitare tale diritto, l’associato deve presentare espressa domanda di presa di visione al Consiglio Direttivo, il quale provvede entro il termine massimo dei 15 (quindici) giorni successivi. La presa di visione è esercitata presso la sede dell’Associazione alla presenza di persona indicata dal Consiglio Direttivo.
  5. L’esercizio dei diritti sociali spetta agli associati fin dal momento della loro iscrizione nel libro degli associati, sempre che essi siano in regola con l’eventuale versamento della quota associativa.
  6. Gli associati hanno il dovere di:
  7. adottare comportamenti conformi allo spirito e alle finalità dell’Associazione, tutelandone il nome, nonché nei rapporti tra i soci e tra questi ultimi e gli organi sociali;
  8. rispettare lo Statuto, gli eventuali regolamenti interni e le deliberazioni adottate dagli organi sociali;
  9. versare l’eventuale quota associativa nella misura e nei termini fissati annualmente dal Consiglio Direttivo.
  10. Le quote e i contributi associativi non sono trasferibili e non sono rivalutabili.

 

Art.9 – Cause di cessazione del rapporto associativo

  1. La qualità di associato si perde per:
  2. recesso volontario. Ogni associato può esercitare in ogni momento il diritto di recesso, mediante comunicazione scritta al Consiglio Direttivo. Il recesso ha effetto immediato;
  3. mancato pagamento della quota associativa, se prevista, entro 180 (centottanta) giorni dall’inizio dell’esercizio sociale. Il Consiglio Direttivo comunica tale obbligo a tutti gli associati entro un termine congruo per poter provvedere al versamento. L’associato decaduto può presentare una nuova domanda di ammissione ai sensi dell’art.7 del presente Statuto.
  4. L’associato può invece essere escluso dall’Associazione per:
  5. comportamento contrastante con gli scopi dell’Associazione;
  6. persistenti violazioni degli obblighi statutari, regolamentari o delle deliberazioni degli organi sociali;
  7. aver arrecato all’Associazione danni materiali o morali di una certa gravità.
  8. Il provvedimento di esclusione, pronunciato dal Consiglio Direttivo, deve essere motivato e comunicato per iscritto all’interessato entro e non oltre 30 (trenta) giorni dalla data della deliberazione. Contro di esso l’associato escluso può proporre appello all’Assemblea ordinaria, entro e non oltre 30 (trenta) giorni dal ricevimento della comunicazione, mediante apposita istanza che deve essere inoltrata al Consiglio Direttivo a mezzo raccomandata o PEC o altro mezzo idoneo ad attestarne il ricevimento; l’Assemblea ordinaria dovrà svolgersi entro 30 (trenta) giorni dalla data di ricevimento dell’istanza. All’appellante deve essere garantito in Assemblea il diritto al contraddittorio. Fino alla data di convocazione dell’Assemblea ordinaria, ai fini del ricorso, l’associato interessato dal provvedimento di esclusione si intende sospeso: egli può comunque partecipare alle riunioni assembleari ma non ha diritto di voto.
  9. L’associato receduto o escluso non ha diritto alla restituzione delle quote associative versate né ha alcun diritto sul patrimonio dell’Associazione.

 

Titolo III

Norme sul volontariato

Art.10 – Dei volontari e dell’attività di volontariato

  1. I volontari sono persone fisiche che condividono le finalità dell’Associazione e che, per libera scelta, prestano la propria attività tramite essa in modo personale, spontaneo e gratuito, senza fini di lucro, neanche indiretti ed esclusivamente per fini di solidarietà.
  2. L’Associazione deve iscrivere in un apposito registro i volontari, associati o non associati, che svolgono la loro attività in modo non occasionale.
  3. L’Associazione deve inoltre assicurare i propri volontari contro gli infortuni e le malattie connessi allo svolgimento dell’attività di volontariato, nonché per la responsabilità civile verso terzi.
  4. L’attività del volontario non può essere retribuita in alcun modo nemmeno dal beneficiario. Al volontario possono essere rimborsate le spese effettivamente sostenute e analiticamente documentate per l’attività prestata, previa autorizzazione ed entro i limiti stabiliti dal Consiglio Direttivo.

 

Art.11 – Dei volontari e delle persone retribuite

  1. La qualità di volontario è incompatibile con qualsiasi forma di rapporto di lavoro subordinato o autonomo e con ogni altro rapporto di lavoro retribuito con l’ente di cui il volontario è associato o tramite il quale svolge la propria attività volontaria.
  2. L’Associazione svolge la propria attività di interesse generale avvalendosi in modo prevalente dell’attività di volontariato dei propri associati o delle persone aderenti agli enti associati.
  3. L’Associazione può assumere lavoratori dipendenti, o avvalersi di prestazioni di lavoro autonomo o di altra natura, anche dei propri associati, solo quando ciò sia necessario ai fini dello svolgimento dell’attività di interesse generale e al perseguimento delle finalità. In ogni caso, il numero dei lavoratori impiegati nell’attività non può essere superiore al 50% (cinquanta per cento) del numero dei volontari o al 5% (cinque per cento) del numero degli associati.

 

Titolo IV

Organi sociali

Art.12 – Organi dell’Associazione

  1. Sono organi dell’Associazione:
  • l’Assemblea dei soci;
  • l’organo di amministrazione (o Consiglio Direttivo).
  1. L’elezione degli organi dell’Associazione non può in alcun modo essere vincolata o limitata, ed è informata a criteri di massima libertà di partecipazione all’elettorato attivo e passivo.

 

Art.13 – L’Assemblea degli associati: composizione, modalità di convocazione e funzionamento

  1. L’Assemblea è l’organo sovrano dell’Associazione ed è composta da tutti gli associati in regola con il versamento della eventuale quota associativa annuale.
  2. Ciascun associato può intervenire personalmente in Assemblea o può farsi rappresentare da un altro associato mediante delega, la quale deve essere scritta e firmata e deve contenere l’indicazione del delegante e del delegato. Sono ammesse al massimo 3 (tre) deleghe per ciascun associato.
  3. L’Assemblea è convocata dal Presidente dell’Associazione, a seguito di delibera del Consiglio Direttivo, almeno una volta l’anno per l’approvazione del bilancio di esercizio. L’Assemblea può essere inoltre convocata:
  4. su richiesta motivata di almeno 1/3 (un terzo) dei membri del Consiglio Direttivo;
  5. su richiesta motivata ed indirizzata al Consiglio Direttivo da almeno 1/5 (un quinto) degli associati.

Nei casi di cui alle lettere a) e b) il Presidente deve provvedere alla convocazione dell’Assemblea, la quale deve svolgersi entro 60 (sessanta) giorni dalla data della richiesta.

  1. La convocazione deve pervenire per iscritto agli associati tramite lettera o email almeno 8 (otto) giorni prima della data della riunione. L’avviso deve indicare il luogo, il giorno e l’ora sia di prima che di seconda convocazione, oltre che gli argomenti all’ordine del giorno. L’adunanza di seconda convocazione deve essere fissata almeno 24 (ventiquattro) ore dopo la prima convocazione.
  2. L’Assemblea può riunirsi mediante videoconferenza, o anche in modalità mista, sempre che tutti i partecipanti siano identificati e sia loro consentito di seguire la discussione in modo simultaneo, di intervenire in tempo reale alla trattazione degli argomenti affrontati e di partecipare alla votazione. L’Assemblea si considera tenuta nel luogo in cui si trova il Presidente, e dove pure deve trovarsi il segretario della riunione, onde consentire la stesura e la sottoscrizione del verbale sul relativo libro. Se nel corso della riunione venisse sospeso il collegamento, la stessa verrà dichiarata sospesa dal Presidente o da colui che ne fa le veci, e le decisioni prese fino alla sospensione saranno valide.
  3. L’Assemblea è presieduta dal Presidente dell’Associazione o, in sua assenza, dal Vicepresidente o da altro associato indicato in sede di riunione assembleare.
  4. Le discussioni e le deliberazioni dell’Assemblea sono riassunte in un verbale, sottoscritto dal Presidente e dal verbalizzante a ciò appositamente nominato. Il verbale è trascritto nel libro delle adunanze e delle deliberazioni dell’Assemblea, conservato nella sede dell’Associazione.

 

Art.14 – Assemblea ordinaria: competenze e quorum

  1. È compito dell’Assemblea ordinaria:
  2. approvare il bilancio di esercizio, predisposto dal Consiglio Direttivo;
  3. approvare l’eventuale programma annuale e pluriennale di attività, predisposto dal Consiglio Direttivo;
  4. approvare l’eventuale bilancio sociale, predisposto dal Consiglio Direttivo;
  5. determinare il numero, eleggere e revocare i membri del Consiglio Direttivo;
  6. decidere sui ricorsi contro i provvedimenti di diniego di adesione e di esclusione dall’Associazione;
  7. approvare l’eventuale regolamento attuativo dello Statuto e gli altri regolamenti predisposti dal Consiglio Direttivo per il funzionamento dell’Associazione;
  8. deliberare sulla responsabilità dei componenti degli organi sociali, ai sensi dell’art.28 del Codice del Terzo settore, e promuovere l’azione di responsabilità nei loro confronti;
  9. deliberare su ogni altro argomento posto all’ordine del giorno o sottoposto al suo esame da parte del Consiglio Direttivo o da altro organo sociale.
  10. L’Assemblea ordinaria in prima convocazione è validamente costituita con la presenza della metà più uno degli associati; in seconda convocazione è validamente costituita qualsiasi sia il numero degli associati presenti.
  11. Le deliberazioni dell’Assemblea ordinaria sono prese a maggioranza dei voti degli associati presenti, sia in prima che in seconda convocazione.

 

Art.15 – Assemblea straordinaria: competenze e quorum

  1. È compito dell’Assemblea straordinaria:
  2. deliberare sulle proposte di modifica dello Statuto;
  3. deliberare in merito allo scioglimento, trasformazione, fusione o scissione dell’Associazione.
  4. Per le modifiche statutarie, per la trasformazione, fusione o scissione dell’Associazione, l’Assemblea straordinaria in prima convocazione è validamente costituita con la presenza di almeno 3/4 (tre quarti) degli associati e delibera con il voto favorevole della maggioranza dei presenti; in seconda convocazione è validamente costituita con la presenza di almeno 1/4 (un quarto) degli associati e delibera con il voto favorevole della maggioranza dei presenti.
  5. Per lo scioglimento dell’Associazione e la devoluzione del patrimonio, l’Assemblea straordinaria delibera, sia in prima che in seconda convocazione, con il voto favorevole di almeno 3/4 (tre quarti) degli associati.

 

Art.16 – L’Assemblea degli associati: regole di voto

  1. Ciascun associato ha diritto ad un solo voto.
  2. L’esercizio del diritto di voto spetta agli associati che siano in regola con il versamento della eventuale quota associativa annuale.
  3. Il diritto di voto sarà automaticamente riconosciuto all’associato minorenne solo alla prima Assemblea utile svoltasi dopo il raggiungimento della maggiore età. Fino al raggiungimento della maggiore età, il diritto di elettorato attivo per i minorenni è attribuito a colui che esercita la responsabilità genitoriale sugli stessi. Gli associati minorenni sono quindi computati ai fini del raggiungimento dei quorum assembleari.
  4. Per le votazioni si procede normalmente con voto palese; si procede a scrutinio segreto quando ne faccia richiesta almeno 1/10 (un decimo) dei presenti. Per l’elezione delle cariche sociali, e comunque nei casi di votazioni riguardanti le persone, si procede mediante il voto a scrutinio segreto.

 

Art.17 – Il Consiglio Direttivo: composizione e durata in carica

  1. Il Consiglio Direttivo è l’organo amministrativo dell’Associazione, è eletto dall’Assemblea tra gli associati in regola con il versamento della eventuale quota associativa, ed è composto da un numero di membri che può variare da 3 (tre) a 9 (nove), secondo quanto stabilito dall’Assemblea all’atto della nomina e dei successivi rinnovi.
  2. Non può essere eletto Consigliere, e se nominato decade dalla carica, l’interdetto, l’inabilitato, il fallito, o chi è stato condannato ad una pena che importa l’interdizione, anche temporanea, dai pubblici uffici o l’incapacità ad esercitare uffici direttivi.
  3. I Consiglieri durano in carica 4 (quattro anni) e sono rieleggibili. Almeno 30 (trenta) giorni prima della scadenza del mandato, il Presidente convoca l’Assemblea per l’elezione del nuovo Consiglio Direttivo.

 

Art.18 – Il Consiglio Direttivo: regole di convocazione, di funzionamento e di voto

  1. Il Consiglio Direttivo è convocato dal Presidente ogni qualvolta egli lo ritenga opportuno o quando ne sia fatta richiesta da almeno 1/3 (un terzo) dei Consiglieri.
  2. La convocazione è fatta mediante avviso scritto, il quale deve pervenire ai Consiglieri almeno 4 (quattro) giorni prima della data della riunione, e deve indicare il luogo, la data, l’ora e gli argomenti all’ordine del giorno.
  3. In difetto di convocazione formale, o di mancato rispetto dei termini di preavviso, saranno ugualmente valide le adunanze cui partecipano tutti i Consiglieri.
  4. Il Consiglio Direttivo può riunirsi anche mediante videoconferenza secondo le stesse modalità previste per l’Assemblea.
  5. Il Consiglio Direttivo è presieduto dal Presidente o, in sua assenza, dal Vicepresidente; in assenza di entrambi, è presieduto da altro Consigliere individuato tra i presenti.
  6. Le riunioni del Consiglio Direttivo sono legalmente costituite quando è presente la maggioranza dei suoi componenti, e le deliberazioni vengono prese a maggioranza dei presenti. Non sono ammesse deleghe.
  7. Le votazioni si effettuano con voto palese, tranne nei casi di votazioni riguardanti le persone, dove si procede mediante il voto a scrutinio segreto.
  8. Di ogni riunione consiliare viene redatto apposito verbale, sottoscritto dal Presidente e dal verbalizzante a ciò appositamente nominato. Il verbale è trascritto nel libro delle adunanze e delle deliberazioni del Consiglio Direttivo, conservato nella sede dell’Associazione.

 

Art.19 – Competenze del Consiglio Direttivo

  1. Il Consiglio Direttivo è investito dei più ampi poteri per l’amministrazione ordinaria e straordinaria dell’Associazione, ed in particolare ha il compito di:
  2. redigere il bilancio di esercizio, da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea;
  3. redigere l’eventuale programma annuale e pluriennale di attività, da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea;
  4. redigere l’eventuale bilancio sociale, da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea;
  5. nominare il Presidente, il Vicepresidente e il Segretario dell’Associazione;
  6. decidere sulle domande di adesione all’Associazione e sull’esclusione degli associati;
  7. redigere gli eventuali regolamenti interni per il funzionamento dell’Associazione, da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea;
  8. decidere l’eventuale quota associativa annuale, determinandone l’ammontare;
  9. deliberare la convocazione dell’Assemblea;
  10. decidere in merito agli eventuali rapporti di lavoro con i dipendenti, oltre che con collaboratori e consulenti esterni;
  11. ratificare o respingere i provvedimenti adottati d’urgenza dal Presidente;
  12. curare la tenuta dei libri sociali dell’Associazione;
  13. deliberare l’eventuale svolgimento di attività diverse, e documentarne il carattere secondario e strumentale rispetto alle attività di interesse generale;
  14. adottare ogni altro provvedimento che sia ad esso attribuito dal presente Statuto o dai regolamenti interni;
  15. adottare in generale tutti i provvedimenti e le misure necessarie all’attuazione delle finalità istituzionali, oltre che alla gestione e al corretto funzionamento dell’Associazione.
  16. Il Consiglio Direttivo può attribuire ad uno o più dei suoi membri il potere di compiere determinati atti o categorie di atti in nome e per conto dell’Associazione.
  17. Il Segretario si occupa in generale della gestione dei libri sociali e svolge le mansioni a questo delegate dal Consiglio Direttivo o dal Presidente.

 

Art.20 – Il Presidente: poteri e durata in carica

  1. Il Presidente è il legale rappresentante dell’Associazione e la rappresenta di fronte a terzi e in giudizio.
  2. Il Presidente dell’Associazione è nominato all’interno del Consiglio Direttivo.
  3. La carica di Presidente può essere revocata dal Consiglio Direttivo con le stesse modalità previste per l’elezione.
  4. La carica di Presidente si perde inoltre per dimissioni, rassegnate mediante comunicazione scritta al Consiglio Direttivo.
  5. Il Presidente ha la responsabilità generale della conduzione e del buon andamento dell’Associazione, ed in particolare ha il compito di:
  6. firmare gli atti e i documenti che impegnano l’Associazione sia nei riguardi degli associati che dei terzi;
  7. curare l’attuazione delle deliberazioni dell’Assemblea e del Consiglio Direttivo;
  8. adottare, in caso di necessità, provvedimenti d’urgenza, sottoponendoli entro 15 (quindici) alla ratifica da parte del Consiglio Direttivo;
  9. convocare e presiedere l’Assemblea degli associati e il Consiglio Direttivo.
  10. In caso di assenza o impedimento, il Presidente viene sostituito dal Vicepresidente. In caso di assenza o impedimento di quest’ultimo, spetta al Consiglio Direttivo conferire espressa delega ad altro Consigliere.

 

Art.21 – Cause di decadenza e sostituzione dei membri del Consiglio Direttivo

  1. La carica di Consigliere si perde per:
  2. dimissioni, rassegnate mediante comunicazione scritta al Consiglio Direttivo;
  3. revoca da parte dell’Assemblea ordinaria, a seguito di comportamento contrastante con gli scopi dell’Associazione, persistenti violazioni degli obblighi statutari oppure per ogni altro comportamento lesivo degli interessi dell’Associazione;
  4. sopraggiunte cause di incompatibilità, di cui all’art.17, c.2, del presente Statuto;
  5. perdita della qualità di associato a seguito del verificarsi di una o più delle cause previste dall’art.9 del presente Statuto.
  6. Nel caso in cui uno o più consiglieri cessino dall’incarico per uno dei motivi indicati al precedente comma, il Consiglio Direttivo provvede alla loro sostituzione alla prima Assemblea ordinaria utile. Fino alla nuova elezione il Consiglio Direttivo rimane nella composizione risultante a seguito dell’avvenuta cessazione. I consiglieri così eletti rimangono in carica fino alla scadenza del mandato del Consiglio Direttivo vigente.
  7. Nel caso in cui cessi dall’incarico la maggioranza dei Consiglieri, l’intero Consiglio Direttivo si intenderà decaduto e il Presidente o, in subordine, il Consigliere più anziano di età, dovrà convocare l’Assemblea ordinaria entro 30 (trenta) giorni giorni dalla cessazione, al fine di procedere ad una nuova elezione del Consiglio Direttivo. Fino all’elezione dei nuovi Consiglieri, i Consiglieri cessati rimangono in carica per l’attività di ordinaria amministrazione.

 

Art.22 – Responsabilità degli organi sociali

  1. Delle obbligazioni contratte dall’Associazione rispondono, oltre all’Associazione stessa, anche personalmente e solidalmente le persone che hanno agito in nome e per conto dell’Associazione.
  2. I Consiglieri rispondono nei confronti dell’ente, dei creditori sociali, dei fondatori, degli associati e dei terzi, ai sensi delle disposizioni in tema di responsabilità nelle società per azioni, in quanto compatibili.

 

Titolo V

I libri sociali

Art.23 – Libri sociali e registri

  1. L’Associazione deve tenere le seguenti scritture:
  2. il libro degli associati;
  3. il libro delle adunanze e delle deliberazioni dell’Assemblea;
  4. il libro delle adunanze e delle deliberazioni del Consiglio Direttivo.
  5. L’Associazione deve infine tenere il registro dei volontari che svolgono la loro attività in modo non occasionale.

 

Titolo VI

Norme sul patrimonio dell’Associazione e sul bilancio di esercizio

Art.24 – Destinazione del patrimonio ed assenza di scopo di lucro

  1. Il patrimonio dell’Associazione è utilizzato per lo svolgimento dell’attività statutaria ai fini dell’esclusivo perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale.
  2. È vietata la distribuzione, anche indiretta, di utili ed avanzi di gestione, fondi e riserve comunque denominate a fondatori, associati, lavoratori e collaboratori, Consiglieri ed altri componenti degli organi sociali, anche nel caso di recesso o di ogni altra ipotesi di scioglimento individuale del rapporto associativo.

 

Art.25 – Risorse economiche

  1. L’Associazione trae le risorse economiche per il funzionamento e per lo svolgimento delle proprie attività da:
  2. quote associative;
  3. contributi pubblici e privati;
  4. donazioni e lasciti testamentari;
  5. rendite patrimoniali;
  6. attività di raccolta fondi;
  7. rimborsi derivanti da convenzioni con le pubbliche amministrazioni;
  8. proventi da attività di interesse generale e da attività diverse ex art.6 del Codice del Terzo settore;
  9. ogni altra entrata ammessa ai sensi del Codice del Terzo settore e di altre norme competenti in materia.

 

Art.26 – Bilancio di esercizio

  1. L’esercizio sociale coincide con l’anno solare.
  2. Alla fine di ogni esercizio il Consiglio Direttivo deve procedere alla formazione del bilancio di esercizio, il quale dovrà essere approvato dall’Assemblea ordinaria. Quest’ultima dovrà essere convocata entro 120 (centoventi) giorni dalla chiusura dell’esercizio.
  3. Il bilancio di esercizio dovrà essere depositato presso la sede dell’Associazione negli 8 (otto) giorni che precedono l’Assemblea convocata per la sua approvazione ed ogni associato, previa richiesta scritta, potrà prenderne visione.

 

Titolo VII

Scioglimento dell’Associazione e devoluzione del patrimonio

Art.27 – Scioglimento e devoluzione del patrimonio

  1. Lo scioglimento dell’Associazione è deciso dall’Assemblea straordinaria con il voto favorevole di almeno 3/4 (tre quarti) degli associati, sia in prima che in seconda convocazione.
  2. L’Assemblea che delibera lo scioglimento nomina anche uno o più liquidatori e delibera sulla destinazione del patrimonio residuo, il quale dovrà essere devoluto, previo parere positivo dell’Ufficio di cui all’art.45, c.1, del Codice del Terzo settore e salvo diversa destinazione imposta dalla legge, ad altri enti del Terzo settore o, in mancanza, alla Fondazione Italia Sociale, secondo quanto previsto dall’art.9 del Codice del Terzo settore.

 

Titolo VIII

Disposizioni transitori e finali

Art.28 – Disposizioni transitorie

  1. Gli organi sociali, in carica alla data di entrata in vigore del presente statuto, rimangono in carica sino alla loro naturale scadenza.

 

Art.29 – Norme di rinvio

  1. Per quanto non espressamente previsto nel presente Statuto, si applicano il Codice del Terzo settore e le disposizioni attuative dello stesso, oltre che il Codice civile e le relative disposizioni di attuazione, in quanto compatibili.